Collaborazione transettoriale, finanziamenti mirati e tecnologie emergenti come leve per trasformare le industrie culturali e creative (ICC) in motori di innovazione. Sono queste le priorità emerse durante levento Creative Crossroads: Building Synergies Across Ecosystems with Cultural and Creative Industries”, organizzato dalla European Cluster Collaboration Platform (ECCP) per conto della Commissione Europea a cui ha partecipato il presidente di Basilicata Creativa e Project Manager, European Digital Innovation Hub “Heritage Smart Lab” Raffaele Vitulli. Nel corso del webinar, esperti e coordinatori di cluster europei si sono confrontati sul contributo strategico delle ICC allo sviluppo economico, sociale e tecnologico dellUnione.

Nel corso del webinar, esperti e coordinatori di cluster europei si sono confrontati sul contributo strategico delle ICC allo sviluppo economico, sociale e tecnologico dell’Unione. Genoveva Christova, presidente del Bulgarian Furniture Cluster, ha portato l’esempio virtuoso del suo Paese: “In Bulgaria le attività creative valgono quasi il 7 per cento del PIL, più del settore manifatturiero. Eppure, senza cooperazione, rischiamo di restare invisibili sul mercato globale”.

Kati Uusi-Rauva di EIT Culture & Creativity North ha sottolineato come l’innovazione sia nel DNA delle ICC: “Prendete Angry Birds: nato da un piccolo finanziamento per testare un motore fisico su smartphone, è diventato un fenomeno mondiale. Le ICC sono per natura sperimentali: rischiose ma piene di potenziale”.

Raffaele Vitulli ha portato l’esperienza di Basilicata Creativa e dell’European Digital Innovation Hub “Heritage Smart Lab”: “In Regione stiamo trasformando i nostri borghi in laboratori a cielo aperto, dove creatività e tecnologia si incontrano. Con il nostro Heritage Smart Lab, utilizziamo realtà aumentata e intelligenza artificiale per rigenerare il patrimonio culturale, attrarre turismo di qualità e creare opportunità per le comunità locali. Ma la vera sfida? Far dialogare mondi diversi: artisti, tecnologi, istituzioni. Spesso parlano linguaggi differenti, e il nostro ruolo è fare da ponte”. “Non siamo solo intrattenimento – ha chiuso Vitulli – Siamo laboratori di futuro. Ma servono politiche coraggiose”.

Il prossimo appuntamento sono gli EU Industry Days (5-6 giugno, in Polonia), dove i cluster culturali avranno un ruolo centrale.

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