Un festival di teatro, città e persone: “Nessuno resti fuori!”

Alcuni giorni fa, a qualche giorno dall’inizio della 6° edizione del festival di teatro, città e persone “Nessuno resti fuori!” abbiamo intervistato telefonicamente il Direttore Artistico Andrea Santantonio, già fondatore del centro IAC Centro Arti Integrate, con Nadia Casamassima. Mentre chiacchieriamo Andrea è in fila allo sportello del comune per ricevere l’autorizzazione all’uso degli spazi pubblici “gli ultimi dettagli, necessari prima dell’avvio del Festival!” dice.

Dalla voce si percepisce l’adrenalina di un’impresa che sta per andare in scena, ma che in realtà è in cantiere da mesi. Infatti nel 2020 IAC ha lanciato una “Chiamata alla città”, un processo di consultazione pubblica finalizzato a selezionare il quartiere di Matera che avesse voluto ospitare la 6° edizione del festival. I cittadini hanno candidato i propri quartieri, facendo emergere i loro bisogni e desideri. Il festival infatti vuole raccontare la città attraverso gli occhi degli abitanti, direttamente coinvolti nella costruzione della storia, dare forma ai loro desideri e ai loro bisogni, avviando processi di rigenerazione urbana. Ma prima di pensare a cosa lasciare in eredità nel quartiere-palcoscenico del festival, “tentiamo di creare un ‘prima’, un percorso per arrivare agli abitanti!” ci spiega Andrea.

Raccontare la città attraverso gli occhi degli abitanti

Al borgo la Martella si è costituito un gruppo di lavoro informale di residenti con cui è stata co-progettata l’edizione 2021 del festival di teatro. Il festival va oltre la dimensione puramente artistica e coinvolge la città, in una riflessione collettiva sui luoghi. Attraverso fasi di ricerca e co-creazione scenica i cittadini costruiscono un racconto condiviso nel corso di un laboratorio di narrazione teatrale. E dalla costruzione collettiva della storia si forma anche un pubblico nuovo che include anche le persone generalmente escluse dalla partecipazione agli spettacoli di teatro, musica o danza.

Teatro e valorizzazione degli spazi pubblici

Quest’anno il festival, realizzato ogni anno in un diverso quartiere di Matera, si tiene nel borgo La Martella, dal 17 al 25 luglio. Sono previsti spettacoli dal vivo, laboratori formativi, incontri di approfondimento, eventi Extra Festival e concerti che si alterneranno a momenti di conoscenza del quartiere. Nel corso del festival, con l’obiettivo di favorire l’integrazione sociale e la diffusione della cultura, sarà inoltre realizzato, in collaborazione con C-FARA, uno studio sull’accessibilità del quartiere, guardando alle problematiche psichiche oltre che fisiche degli abitanti.

Fortemente connesso alla valorizzazione degli spazi pubblici, negli anni precedenti il festival ha contribuito a realizzare un giardino di comunità a Serra Venerdì. Si tratta di uno tra i primi quartieri popolati dopo la legge di sfollamento dei sassi, proprio come il Borgo La Martella. Il giardino di comunità è stato realizzato nell’ambito di un progetto sulla “Qualità dell’abitare” finanziato da ATER, sempre in collaborazione con C-FARA.

Oltre al teatro, c’è molto di più!

Novità di questa edizione è la direzione artistica allargata e partecipata da ragazze e ragazzi che negli anni sono cresciuti con il festival. Si tratta di un percorso di formazione artistica e culturale che vuole formare i giovani sui processi di direzione artistica, organizzazione e comunicazione degli eventi performativi.

Sarebbe un grande successo se il festival continuasse da solo” dice Andrea Santantonio (ancora in attesa di ricevere la copia della pratica), restituendo con una frase, quella necessità di avviare percorsi volti al ricambio generazionale, che si costruiscono a partire dal trasferimento di competenze (e che sono necessari in tutti i settori)! Il festival infatti rappresenta una sorta di “esperimento” per la cooperativa, dove a fronte di un grande impegno, il ritorno sociale è il maggior risultato.

Fare impresa col teatro

Oltre all’importante azione del festival, alla sua 6° edizione, il Centro di Arti integrate IAC è riuscito a dimostrare che chi lavora nel mondo dello spettacolo può farlo in modo imprenditoriale!” per usare le parole di Andrea Santantonio. Ad oggi la cooperativa, fondata 10 anni fa, ha 4 collaboratori stabili (di cui 3 a tempo indeterminato) e si avvale di professionisti e musicisti per collaborazioni a prestazione.

In aggiunta ai numerosi progetti laboratoriali realizzati, la cooperativa ha prodotto una decina di spettacoli, di cui in questo periodo 4 stanno girando l’Italia. Tra questi c’è “Il bestiario materano” una raccolta di favole della tradizione materana, a cui è legata anche una grande ricerca dialettale. Ed è evidente il grande lavoro di ricerca storica e sociale che ogni azione di IAC produce e lascia alla comunità, dalla pubblicazione di Matera città aperta, realizzata per il palinsesto di Matera Capitale Europea della Cultura, alle storie raccolte dalla comunità che costruiscono il racconto delle trasformazioni socio economiche della città negli ultimi anni.

Gli impatti del teatro su città e persone

Allora oltre a dimostrare che si può fare impresa col teatro, IAC ha saputo dimostrare che gli investimenti in cultura e arti performative

  • accrescono la ricerca storica, dialettale e sociale,
  • favoriscono la rigenerazione urbana,
  • creano partecipazione e comunità,
  • possono essere occasione per inserire giovani nel mondo del lavoro, attraverso processi partecipati di trasferimento di competenze.

In un momento storico difficile per le arti performative, che ha visto gli investimenti sul settore in Basilicata fortemente ridotti nel 2020 (a differenza delle altre regioni che hanno invece previsto misure emergenziali per il comparto gravemente colpito dalla pandemia), il teatro può aiutare a riallacciare lo scollamento tra cittadini e amministrazioni pubbliche e facilitare la collaborazione con gli enti locali. A patto che la politica diventi interlocutore attento e sensibile alle sollecitazioni “dal basso” volte a curare le ferite, rilevare i bisogni e mettere in moto la comunità in modo creativo!


Il programma del festival

Per conoscere artisti, compagnie e ospiti del festival Nessuno Resti Fuori 2021 organizzato da IAC Centro Arti Integrate, con la direzione artistica di Andrea Santantonio e Nadia Casamassima, in partenariato con C-Fara and Il Sicomoro, consigliamo di visitare il sito www.nessunorestifuori.it o www.centroiac.com. Per ulteriori info e prenotazioni: nessunorestifuori@gmail.com

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