Oltre 100 pagine di dati, analisi, suggerimenti, ipotesi strategiche e visioni per supportare la crescita sostenibile dei settori produttivi afferenti la cultura e la creatività. Una fotografia dello stato del complesso ecosistema delle industrie culturali e creative in Basilicata, prima durante e dopo il blocco dovuto alla pandemia.
Abbiamo raccolto una serie di dati significativi che descrivono le realtà imprenditoriali, della ricerca e del terzo settore lucane che operano nel design, nel cinema, nell’ audiovisivo, nel recupero e nella gestione dei patrimoni culturali, nelle arti performative e dello spettacolo, nel teatro e in molti altri settori che fanno parte dell’industria culturale e creativa. Dati che dimostrano la crescita a partire dal 2011 fino al blocco da Covid 19, a cui i diversi settori culturali e creativi hanno reagito in maniera differente. Infatti se da un lato il covid ha accelerato i processi di digitalizzazione e condivisione online dei contenuti, favorendo la crescita del mondo dell’ICT e dei software, dall’altro ha azzerato eventi e spettacoli dal vivo, mostrando limiti e potenzialità del complesso ecosistema culturale e creativo.
Abbiamo indagato le connessioni con altri settori affini, come il turismo, l’artigianato, l’educazione e il welfare, naturalmente integrati nel business di molte aziende culturali e creative e direttamente correlati ai loro impatti sociali, ambientali, economici e culturali.
Infine abbiamo raccolto direttamente da imprenditori e ricercatori associati al cluster una serie di priorità che serve mettere in campo nei prossimi mesi e anni per supportare lo sviluppo sostenibile e l’occupazione nella cultura e nella creatività in Basilicata. Proposte concrete che mirano alla definizione di politiche chiare per facilitare la collaborazione tra imprese ed enti pubblici, dalla gestione partecipata del patrimonio, alla rigenerazione urbana attraverso la progettazione culturale e sociale. Per creare una filiera specializzata nella realizzazione di prodotti creativi e culturali, tecnologici, digitali, innovativi e divulgativi, che sappia coniugare le diverse competenze dei professionisti pubblici e privati, sperimentando nuovi modelli di crescita sostenibile del territorio regionale.
Il Piano di Sviluppo del Cluster Basilicata Creativa è stato redatto grazie al contributo tecnico-scientifico di Antonio Di Stefano (dell’azienda Quipo srl), col supporto della segreteria operativa del Cluster. Ringraziamo gli enti di ricerca e le aziende associate per aver fornito spunti e stimoli per il nostro lavoro.