Una nuova applicazione rende ancora più coinvolgente e inclusiva la visita di Craco, uno dei borghi fantasma più affascinanti e conosciuti d’Italia. Presentata il primo ottobre nel suggestivo scenario del Convento di San Pietro, l’applicazione “Craco accessibile” raccoglie e valorizza in modo innovativo una grande quantità di contenuti sul borgo, permettendo a visitatori e studiosi di immergersi nella sua storia.
L’iniziativa si inserisce nel progetto “Basilicata Heritage Smart Lab”, finanziato dalla Regione Basilicata nell’ambito della S3 Basilicata POFESR 14/20, ASSE I “Innovazione e Ricerca”, che ha coinvolto oltre cinquanta realtà tra imprese, università e centri di ricerca.
Il cuore del progetto è il lavoro scientifico condotto dal CNR-ISPC, sotto la guida del prof. Fabrizio Terenzio Gizzi, che ha coordinato un approfondito percorso di analisi storica, documentale e architettonica. Grazie al recupero e alla digitalizzazione di materiali provenienti da archivi pubblici e privati – con il contributo delle ricercatrici Maria Rosaria Potenza e Annarita Sannazzaro – è stato possibile restituire in forma digitale la memoria del borgo. L’applicativo offre infatti: ricostruzioni 3D delle fasi costruttive e del processo di abbandono; confronti tra immagini del passato e del presente; spezzoni di film girati a Craco, che riportano in vita l’atmosfera di un borgo un tempo dinamico, con cinema, botteghe e una comunità che aggregava persone dai paesi vicini.

Il software è stato sviluppato da CO.M.MEDIA Srl, socia del Cluster Basilicata Creativa, che ha tradotto i risultati della ricerca in un applicativo accessibile e intuitivo. Tre postazioni immersive, affidate alla gestione della Cooperativa Oltre l’Arte, permettono oggi un’esperienza unica di visita e fruizione.
All’evento hanno preso parte il sindaco di Craco Vincenzo Lacopeta, il coordinatore scientifico del progetto Nicola Masini (CNR-ISPC), la presidente della Cooperativa Oltre l’Arte Rosangela Anna Maino, il responsabile scientifico “Craco accessibile” Fabrizio Terenzio Gizzi (CNR-ISPC), il coordinatore tecnico Sergio De Giuseppe (CO.M.MEDIA Srl) e il presidente del Cluster Basilicata Creativa Raffaele Vitulli.
La mattinata si è conclusa con una visita al Centro di Documentazione di Craco e con la dimostrazione dell’applicativo.
Basilicata Creativa sottolinea il valore della collaborazione tra enti di ricerca, istituzioni locali, università e imprese, ringraziando il Comune di Craco per il supporto costante che ha reso possibile la realizzazione del progetto. Grazie a questo percorso, molte imprese eccellenti lucane, insieme a CNR, Università della Basilicata ed ENEA – tutte socie del Cluster – hanno contribuito allo sviluppo di strumenti digitali per la valorizzazione di diversi siti culturali della regione.
Il Cluster esprime l’auspicio che questo modello possa proseguire nei prossimi anni, in coerenza con le strategie europee e con il Programma POFESR Basilicata 2021–2027, orientati a favorire la digitalizzazione e la valorizzazione dei patrimoni tangibili e intangibili della Basilicata.